Il Cairo è la metropoli più pericolosa al mondo per le donne, mentre Londra e Tokyo sono le più sicure. A renderlo noto lo studio pubblicato dalla Fondazione Thomson Reuters, che analizza l’atteggiamento culturale nei confronti delle donne e l’accesso alla salute, all’istruzione e l’indipendenza finanziaria.
Lo studio analizza la situazione in 19 città del mondo con più di 10 milioni di abitanti e le prospettive di pari opportunità secondo esperti in tutti i Paesi e le città analizzate.
Thomson Reuters Foundation
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Il Cairo, la capitale più popolosa del mondo arabo, è la città più insicura, seguita da Karachi (Pakistan), Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) e New Delhi (India). Nelle prime 10 città che non sono sicure per le donne ci sono anche Istanbul (10) e Città del Messico (6). In tutte queste città ci sono state campagne e proteste contro una cultura maschilista che protegge gli abusi contro le donne sia negli spazi pubblici che in casa.
“Una semplice passeggiata per la strada è difficile per una donna, perché è soggetta a molestie, sia verbali che fisiche”, ha detto Sharira Amin, giornalista egiziana e attivista per i diritti delle donne.
New Delhi e Sao Paulo (Brasile) hanno registrato i voti peggiori quando si tratta del rischio di abusi sessuali, tra cui molestie o stupri, mentre Lima (Perù) è stata la peggiore in termini di accesso alla salute riproduttiva per le donne.
Wikimedia commons
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Londra è la città più sicura del mondo per una donna, sia in termini di sicurezza, di accesso alla salute, come di opportunità economiche e di lavoro. Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha accolto con favore l’esito della relazione e ha assicurato che le donne sono in posizioni di leadership e responsabilità in tutta la città, a livello politico, scientifico e commerciale.
Tokyo è stata considerata la città più sicura in termini di violenza e abuso di donne, mentre Mosca ha ottenuto un’alta posizione grazie alla sua cultura del rispetto per le donne.
Il rapporto della Fondazione Thomson Reuters, pubblicato congiuntamente al World Economic Forum, analizza questi atteggiamenti verso le donne tenendo conto del fatto che entro il 2050 il 66% degli abitanti del mondo dovrebbe vivere nelle aree urbane.
Il numero di metropoli andrà da una trentina a più di 40 nel 2030, di cui circa un terzo in India e in Cina.
(fonte idealista.it)