Importante novità per i proprietari di immobili che decidono di optare per il regime alternativo della cedolare secca. Secondo quanto stabilisce il decreto fiscale, entrato in vigore il 3 dicembre scorso, infatti, la mancata comunicazione della proproga non implica una decadenza immediata e un ritorno alla tassazione ordinaria irpef.
Cedolare secca mancata comunicazione proroga
Una boccata d’ossigeno per i proprietari che hanno scelto di ricorrere alla cedolare secca, ma che hanno dimenticato di comunicare all’Agenzia delle Entrata la proroga del contratto, non inviando l’apposito modello RLI. Prima dell’attuale normativa, infatti, la mancata comunicazione implicava il ritorno al regime ordinario con il relativo pagamento dell’imposta di registr, Irpef e relative addizionali comunali e regionali.
A partire dal tre dicembre, quindi, “non è prevista più la revoca dell’opzione se il contribuente ha “tenuto un comportamento coerente con la volontà di optare per il refime favorevole della cedolare, effettuando i relativi versamenti e dichiarando redditi da cedolare nella sua dichiarazione”
Cedolare secca, sanzione per mancata comunicazione
La mancata decadenza però non salva il contribuente dal pagamento di una multa pari a 100 euro. La sanzione viene ridotta a 50 euro se la comunicazione della proroga viene effettuata entro i primi 30 giorni dalla scadenza del termine previsto dal contratto.