Decidere di ristrutturare casa presuppone la volontà di programmare degli interventi per raggiungere quantomeno un livello standard di qualità, una condizione minima legata a fattori oggettivi che certificano il buono stato di un immobile. Un insieme di caratteristiche che, se sufficientemente garantite, pongono il bene in una fascia ritenuta di medio livello, una base dalla quale partire per apportare delle migliorie, e cioè quel mix fatto di interventi e utilizzo di materiali che caratterizzano uno spazio e che determinano la sua qualità. Un po’ come la sapiente composizione di ingredienti che differenziano un piatto da gourmand da una pietanza da fast-food.
Le caratteristiche essenziali dell’abitare Nel determinare il valore reale (e di mercato) di una casa partecipano diverse componenti, tra le quali la sua posizione e il rapporto con il contesto circostante, le pertinenze, le condizioni strutturali, impiantistiche, termiche, illuminotecniche e di sicurezza. Una casa ben esposta, con murature esterne ben dimensionate, un sistema portante strutturalmente integro, materiali di rivestimento non usurati e degli infissi efficienti, piuttosto che una rete impiantistica a norma riguardante il sistema elettrico ed idrotermico. Tutte caratteristiche di un immobile in grado di soddisfare gli attuali standard abitativi, in linea con le normali esigenze quotidiane dei propri abitanti.
Il valore primario: il bene stesso Voler migliorare le condizioni di una casa vuol dire già di per sé attribuire un determinato valore al proprio bene e assegnargli una posizione su una scala di priorità personali. Un primo passo, un approccio importante che sottintende una certa cura riposta e non solo scialba superficialità, una decisa concretezza e non una frivola attenzione sulla qualità degli interventi da effettuare. La casa riveste un’importanza in quanto bene durevole e occuparsi della sua salute, ristrutturandola, equivale a un vero e proprio investimento che, se ben orchestrato, non può che ripagare a medio-lungo termine e garantire sin da subito un certo grado di benessere a chi ne usufruisce.
Il punto di partenza della qualità: la pianificazione e il progetto Pianificare gli interventi è già sinonimo di qualità. Prima di identificare tutti i possibili surplus che possono aumentare il valore di un appartamento bisogna agire necessariamente per gradi. Un’attenta analisi dello stato dell’immobile, la ridefinizione dei suoi spazi, come valorizzarne il suo volume, migliorarne la funzionalità, individuare le opere principali correlando il tutto ai costi complessivi da sostenere. La pianificazione degli interventi e la modalità di esecuzione degli stessi sono parte di una ricetta precisa da seguire che concede poche improvvisazioni per poter arrivare a ottenere dei risultati quasi certi.
Intervenire a priori per evitare gli sprechi Chi ristruttura ha quasi sempre un obiettivo principale: cercare di ottenere il maggior risultato possibile, compatibilmente con il proprio budget e senza sprechi inutili. Proprio per razionalizzare le spese è sempre consigliabile prevedere tutte le migliorie possibili in fase di ristrutturazione integrale. Per ragioni economiche o di tempo spesso si tende a tralasciare alcuni lavori ritenuti superflui o costosi e rimandarli successivamente.Tutto ciò è naturalmente comprensibile e razionale, ma bisogna essere altrettanto consapevoli che una volta estrapolati determinati interventi dall’elenco delle opere (dal capitolato lavori), nel riprogrammarli successivamente si può incorrere in alcuni imprevisti.
Un esempio può essere quello della realizzazione di un controsoffitto o dei lavori in cartongesso per ridefinire degli spazi e valorizzare gli arredi. Lavori che impreziosiscono lo spazio, lo rimodellano e lo rendono più definito, e che se eseguiti in correlazione con la ristrutturazione generale dell’appartamento incidono in percentuale minore sui costi. Diversamente gli stessi lavori realizzati successivamente possono portare a una spesa maggiore (un preventivo include sempre costi fissi di cantiere, che si riproporrebbero) e a un naturale disagio in una casa completata, occupata da arredi e soprattutto da persone.
Le qualità dello spazio che funziona: spazi su misura, demolire e ricostruire meglio, se serve Per aumentare il valore della casa non si può prescindere da una buona distribuzione spaziale. La divisione razionale in zone, l’incastro armonico delle sue funzioni è fondamentale quanto la giusta proporzione delle varie parti in un corpo umano. Quindi il progetto di uno spazio in previsione degli arredi che dovrà ospitare ne accresce il valore, indipendentemente dal gusto, dallo stile o dalle esigenze specifiche dei proprietari. Un appartamento è principalmente una macchina concepita per funzionare bene e garantire una comoda fruibilità dei propri spazi; se per ottenere questo risultato servisse rivoluzionare integralmente l’assetto murario, meglio allora demolire e ricostruire invece che accontentarsi di interventi parziali che, naturalmente, possono dare solo risultati limitati e difficilmente migliorabili.
La casa intelligente che vive il proprio tempo Il concetto di casa moderna non si basa su un mero insieme di interventi estetici che seguono le tendenze in voga, né sulla necessità di stare al passo con le novità per assecondare una moda passeggera, bensì sulla dotazione di comfort che il mercato offre per ottenere risultati in termini di risparmio energetico e di quei dispositivi in grado di controllare le utenze e razionalizzare i costi, con benefici in termini di benessere abitativo.
Una casa moderna è una casa che produce e controlla ciò che consuma. In previsione del fatto che negli anni, tutto ciò che oggi è ancora percepito come un lusso, rientrerà in una consuetudine costruttiva, è importante apportare delle migliorie sin da subito, anche con l’aiuto di specifici incentivi, per allinearsi a una fascia medio-alta del futuro mercato immobiliare. La possibilità di autoalimentarsi con un impianto proprio (fotovoltaico e solare termico) comporta sostanziosi vantaggi economici che possono aumentare se le varie utenze domestiche possono essere gestite da un sistema domotico. L’introduzione di queste tecnologie rappresenta un plusvalore per qualsiasi involucro edilizio; naturalmente, per poter integrare questi dispositivi con lo spazio, è sempre bene prevedere il loro inserimento in fase preliminare, durante la progettazione.
Il valore dell’autenticità Il valore di una casa cresce non solo con l’introduzione di moderne ed efficienti tecnologie, ma anche con l’utilizzo di materiali “autentici”. L’autenticità della materia rappresenta un valore in termini soprattutto emozionali. Il calore di un materiale vero, anche se imperfetto o vissuto, appartiene a un linguaggio; se ben utilizzato distingue uno stile, espressione di una scelta che ha poco a che vedere con il gusto personale e molto con la sensazione che si vuole creare. Come un’opera pittorica ha un valore se inquadrata in un suo contesto e nella sua epoca storica, così una casa ben concepita è anche espressione del decennio e del luogo in cui è stata progettata. E se la sua ristrutturazione si attiene a uno stile e all’utilizzo di materiali autentici e non dozzinali, difficilmente perderà valore negli anni, proprio perché anche in futuro se ne riconoscerà un linguaggio, un racconto fatto di spazi vissuti e materiali veri.
Il vero lusso? L’emozione Riconoscere dei particolari di autenticità in una casa significa riconoscerne un carattere unico, un insieme di elementi che istintivamente producono sorpresa e buone sensazioni in chi la abita e in chi la visita. Qualcosa di magico? Forse sì, anche perché, se sono tante le componenti da valutare razionalmente, è anche vero che ci si può innamorare di uno spazio in pochi secondi. A volte basta il primo impatto, la prima occhiata data dalla porta d’ingresso verso il salotto o il taglio di una finestra che staglia un bel panorama. Spesso, tutte queste buone sensazioni, hanno un minimo comun denominatore: la luce.
La luce giusta, il valore aggiunto di ogni spazio La luce modella, valorizza, anima uno spazio. La componente magica che accresce il valore di una casa, spesso sottovalutata, è proprio la qualità della sua illuminazione. Lo studio delle fonti luminose artificiali e il loro rapporto con il contesto è un lavoro di scultura, è modellazione di forme. Non sarà arte pura ma è tecnica sopraffina in grado di dare quell’indubbio plusvalore a una casa.
Luce naturale e luce artificiale Un impianto luminoso deve prevedere questo rapporto. Valorizzare uno spazio significa anche scegliere la luce giusta distinguendo le superfici da tenere in ombra e quelle da risaltare. Un giusto mix tra illuminazione a Led, soffusa o indiretta e fonti luminose più dirette e puntuali creano una gestione eterogenea dello spazio luminoso. Scostare le tende, alzare le tapparelle di un appartamento vuoto e lasciare che la luce filtri negli interni è quasi un gesto teatrale, dopodiché è facile comprendere che se lo spazio si trasforma in scenario allora ha anche le potenzialità per migliorare il suo valore con una attenta e oculata ristrutturazione.
(fonte idealista.it)